GPR3, GPR6 e GPR12 sono nuovi bersagli molecolari per il CBD: le loro funzioni e interazioni biologiche hanno un potenziale contro le malattie neurodegenerative
I recettori accoppiati alle proteine G 3, 6 e 12 (GPR3, GPR6 e GPR12) comprendono una famiglia di recettori orfani correlati ai cannabinoidi. Inoltre, questi nuovi bersagli molecolari sono costitutivamente attivi. Sono descritti per svolgere un ruolo importante in molte normali funzioni fisiologiche. In combinazione con il CBD, vengono coinvolti in una varietà di condizioni patologiche, comprese le malattie neurodegenerative.
Recettori ai cannabinoidi più vicini
Sebbene siano orfani, GPR3, GPR6 e GPR12 sono filogeneticamente i più vicini ai recettori dei cannabinoidi. Lo abbiamo scoperto di recente il fitocannabinoide non psicoattivo cannabidiolo (CBD) è un agonista inverso per GPR3, GPR6 e GPR12.
Nuovo uso terapeutico contro le malattie neurodegenerative
Questa scoperta evidenzia questi recettori orfani come potenziali nuovi bersagli molecolari per il CBD. Inoltre, questo fornisce nuovi meccanismi di azione e suggerisce nuovi usi terapeutici per il CBD. Specifico per malattie come Il morbo di Alzheimer, Morbo di Parkinson, cancro et infertilità.

Inoltre, l'identificazione del CBD come nuovo agonista inverso per GPR3, GPR6 e GPR12 fornisce scaffold chimici iniziali. Con cui possono essere sviluppati agenti potenti ed efficaci che agiscono su questi recettori. Questo al fine di sviluppare strumenti chimici per studiare questi recettori orfani e infine nuovi agenti terapeutici contro le malattie neurodegenerative. Ciò conferma ancora una volta che il la cannabis provoca la neurogenesie questa volta tramite nuovi bersagli molecolari.
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The Weed Against Brain Degeneration