Promuovere la ricerca sulle proprietà terapeutiche e altre proprietà biologiche di cannabinoidi e terpeni minori
Un gruppo di agenzie sanitarie federali ha indicato in una pubblicazione governativa di voler studiare vari " cannabinoidi minori di marijuana, così come i terpeni della cannabis, per determinare come potrebbero essere usati al meglio per trattare una manciata di condizioni mediche.
Secondo un avviso pubblicato dal National Institutes of Health, otto delle affiliate dell'agenzia sperano di finanziare studi sulla marijuana medica.
Gli organismi che promuovono la ricerca sono i seguente :
- Il Centro Nazionale per la Salute Complementare e Integrativa, che vuole studiare “i cannabinoidi e terpeni minori della pianta di cannabis in relazione al dolore”.
- Il National Cancer Institute, che vuole studiare "i meccanismi attraverso i quali cannabinoidi e terpeni minori della pianta di cannabis possono influenzare l'intercettazione del cancro, il trattamento e la resistenza del cancro e la gestione dei sintomi del cancro".
- Il National Eye Institute, che vuole studiare “i benefici terapeutici dei terpeni e dei cannabinoidi minori nel trattamento del glaucoma, delle degenerazioni retiniche e delle uveiti”.
- Il National Institute on Aging, che vuole studiare l'impatto dei cannabinoidi e dei terpeni su "declino/deterioramento cognitivo correlato all'età, morbo di Alzheimer e demenza correlata al morbo di Alzheimer (AD/ADRD), perdita di peso/cachessia, sonno o condizioni in strutture di cure palliative”.
- L'Istituto nazionale per l'abuso di alcol e l'alcolismo, che vuole studiare "il ruolo dei sistemi endocannabinoidi nell'abuso di alcol e nei disturbi alcol-correlati".
- Il National Institute on Drug Abuse, che vuole studiare "cannabinoidi minori nel contesto dell'uso di sostanze e/o disturbo da uso di sostanze (CDD), e la comorbidità di CCD e infezione da HIV".
- L'Istituto nazionale di ricerca dentale e craniofacciale, che vuole studiare "le proprietà terapeutiche di cannabinoidi e terpeni minori per malattie o condizioni dentali, orali o craniofacciali".
- L'Istituto Nazionale Disturbi Neurologici e Ictus, che vuole studiare gli effetti di cannabinoidi e terpeni minori su "dolore, emicrania, mal di testa, epilessia, disturbi del movimento, disturbi neurodegenerativi e ictus".
Gli studi si concentreranno su cannabinoidi come CBD, CBN, CBG e delta-8 THC, piuttosto che delta-9 THC che è il cannabinoide più noto che fa "sballare" gli utenti.